Tumore al pancreas: cosa sapere

Tredicimila nuovi casi in Italia ogni anno. Nelle donne ultrasettantenni è tra i cinque tumori più frequenti. Il tumore al pancreas è uno dei più aggressivi: solo il 7% degli uomini e il 9% delle donne sopravvivono a 5 anni.

Anche le previsioni non sono particolarmente allietanti: nel 2020 probabilmente arriverà al secondo posto tra le cause di mortalità dovute a cancro.

I sintomi del tumore al pancreas

Sintomi del tumore al pancreas sono variabili a seconda della zona da cui ha avuto inizio il tumore e compaiono quando quest’ultimo ha già iniziato a diffondersi agli organi vicini o bloccato i dotti biliari.

Possono così manifestarsi:

  • perdita di peso e di appetito;
  • ittero (colorazione gialla degli occhi e della pelle);
  • dolore nella parte superiore dell’addome o alla schiena;
  • debolezza;
  • nausea o vomito.

Una percentuale di malati del 10-20% può essere colpita anche da diabete.

Il primo grande problema del tumore al pancreas è la diagnosi

Diagnosticare un tumore al pancreas non è particolarmente semplice. A tutt’oggi non esiste un metodo immediato per capire precocemente se si è malati di questo carcinoma, anche perché spesso è asintomatico.

Appena il 7% dei casi viene diagnosticato nello stadio iniziale, ma generalmente la diagnosi spesso viene fatta quando la malattia è già in fase avanzata.

Iter diagnostico

Per cercare di individuare un tumore pancreatico, i medici devono intraprendere un iter diagnostico che include:

  • un accurato esame obiettivo;
  • un’attenta anamnesi;
  • diverse analisi di laboratorio su sangue, urine e feci;
  • una serie di test strumentali.

Esami strumentali

Tra gli esami strumentali in grado di accertare la presenza di un carcinoma del pancreas, rientrano:

  • l’ecografia addominale;
  • l’esame radiologico dell’apparato digerente con mezzo di contrasto al solfato di bario;
  • la colangio-pancreatografia, endoscopica, retrograda e le sue varianti;
  • la TAC addominale;
  • la risonanza magnetica addominale;
  • l’ecografia endoscopica;
  • la biopsia tumorale.

La rivoluzione nelle terapie per il tumore al pancreas

Nonostante la difficoltà nella diagnosi, fortunatamente la ricerca scientifica negli ultimi cinque anni ha attuato una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle terapie per il tumore al pancreas.

«I progressi sono rappresentati da chemioterapie di combinazione molto più attive che in passato – spiega Davide Melisi, ricercatore presso la Sezione di Oncologia Medica dell’Università di Verona – ma soprattutto l’arrivo dei farmaci nanotecnologici si sono dimostrati molto più efficaci rispetto a quelli chemioterapici classici. Questi farmaci nanotecnologici sono oggi la più solida terapia per il trattamento di questa malattia così aggressiva».

La chirurgia pancreatica

L’asportazione completa del tumore al pancreas resta ad oggi la terapia d’elezione per l’eliminazione del carcinoma, tuttavia la chirurgia pancreatica è una pratica molto difficile. Fondamentale è quindi rivolgersi a centri di alta specialità.

Ecco perché la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) si è mobilitata affinché i malati di cancro al pancreas, laddove sia possibile praticare un intervento chirurgico, si rivolgano a strutture con maggiore esperienza.

La prevenzione è importante

In questo quadro piuttosto disarmante, la prevenzione gioca un ruolo determinante. Si possono adottare quindi una seria di comportamenti che influiscono sul poprio stile di vita, provando in questo modo a prevenire l’insorgere della malattia.

Il primo fattore di rischio è sicuramente il fumo, ma hanno effetti molto negativi anche l’obesità, la sedentarietà, il forte consumo di grassi saturi (quelli contenuti negli insaccati e nel burro per intenderci) e una dieta con poca verdura e frutta.

Fonti:

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Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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