Insufficienza cardiaca: la debolezza del cuore

Quando il cuore diventa debole non pompa più bene il sangue come dovrebbe: si parla di insufficienza cardiaca.

Un cuore debole all’inizio cerca comunque di ovviare alla sua debolezza: si ingrossa per aumentare la quantità di sangue che può contenere e il battito del polso diventa più rapido, tanto che siamo in grado di percepirlo (palpitazioni).

Questi meccanismi aiutano per un po’ ad assicurare, in una certa misura, l’apporto di sangue alle parti interessate del corpo, ma funzionano solo a breve tempo e indeboliscono ulteriormente il cuore.

La diagnosi completa per il cuore

Per poter valutare la gravità di una insufficienza cardiaca, bisogna recarsi dal medico, che dopo un’attenta anamnesi, infatti, esaminerà il paziente con particolare attenzione a cuore, polmoni, pressione arteriosa, polso e peso. Talvolta sono necessari anche ulteriori esami per eseguire una diagnosi completa:

  • prelievo di sangue: vi si determinano l’ormone cardiaco BNP (una proteina che indica se il cuore è sovraffaticato), il tasso sanguigno del sodio e del potassio e i valori relativi alla funzionalità dei reni e del fegato. Inoltre si analizza la coagulabilità del sangue e si accerta se è presente un’anemia, frequente nell’insufficienza cardiaca;
  • ECG (elettrocardiogramma): l‘ECG indica se un rallentamento della conduzione nel sistema elettrico del miocardio (sistema di conduzione dello stimolo) contribuisce all‘insufficienza cardiaca;
  • test di sforzo: dà informazioni sull’efficienza del cuore in caso di sforzo fisico;
  • ECG (elettrocardiogramma) delle 24 ore: per 24 ore il paziente porta su di sé un apparecchio che, con opportuni collegamenti, permette di evidenziare delle irregolarità del ritmo cardiaco;
  • esame del cuore mediante un catetere (cateterismo cardiaco): visualizza le stenosi o le occlusioni delle coronarie e dà ulteriori informazioni sulla funzione di pompa del cuore;

Uno stile di vita sano

Oltre alla diagnosi e alle terapia prescritte dal medico, con uno stile di vita sano è possibile contribuire personalmente a migliorare la propria qualità di vita: l’insufficienza cardiaca infatti non compromette la possibilità di condurre una vita normale e attiva.

AVVISO ALL’UTENTE
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.


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PREMIO BUONA SANITA' 2014