Seno, quando preoccuparsi

Simbolo della femminilità per eccellenza, il seno è spesso fonte di allarmismi per le donne, per cui è importante capire quando è il caso di preoccuparsi.

Non è solo la minaccia delle malattie più gravi ad impensierire; talvolta sono i cambiamenti nella forma, nelle dimensioni o lievi disturbi a far passare ore di minuziose auto-analisi davanti allo specchio. Come ci ha spiegato la Dott.ssa Veronica Girardi, Responsabile del Servizio di Senologia Diagnostica presso l’Istituto Clinico S. Anna, ci sono però otto situazioni in particolare da monitorare.

1- Quando il seno è diventato più grande

A patto di non essere ingrassate, di non essere incinta, che non vi siano problemi ormonali legati all’assunzione della pillola o non si è in fase premestruale.

2- Quando il seno è diventato più piccolo

A patto di non essere dimagrite, di non aver interrotto l’assunzione della pillola contraccettiva o se non si è vicino alla menopausa.

Se non è possibile ricondurre cambiamenti di taglia a nessuna di queste ragioni, potrebbe valere la pena fare un test per la sindrome dell’ovaio policistico, soprattutto se si manifestano altri sintomi come una maggiore perdita dei capelli, acne o un aumento di peli superflui.

3- Quando assume una forma diversa

A patto non si tratti di una variazione dovuta all’età, alle gravidanze e agli allagamenti. Mantenere il peso costante e fare esercizio fisico è il modo migliore per prevenire questo tipo di cambiamento.

4- Quando un seno diventa più grande dell’altro

Se un seno è normalmente più grande dell’altro non importa, perchè la simmetria perfetta nel nostro corpo non esiste. Solitamente il cambio di dimensioni che si verifica sia nel seno destro che in quello sinistro non è pericoloso. Bisogna piuttosto prestare attenzione quando la variazione di dimensione è improvvisa e compare solo a carico di un seno.

5- Quando compaiono noduli o palline

Il più delle volte è soltanto un effetto secondario del ciclo mestruale. Hanno bordi esterni ben definiti al tatto e nella maggior parte dei casi sono formazioni benigne: si tratta di piccole sacche o cavità piene di liquido che, all’autopalpazione, sembrano acini d’uva. Le manifestano circa un terzo delle donne tra i 30 e i 50 anni. Generalmente compaiono al lato del seno, vicina all’ascella o sopra il capezzolo.

“Le cisti sono normali abitanti del seno delle donne – chi ha spiegato la Dott.ssa Girardi. Di solito si percepiscono come palline e si gonfiano e si sgonfiano ad ogni ciclo. Normalmente sono innocue. Solo quando una donna avverte una pallina nuova rispetto all’ultimo controllo è opportuno chiedere un parere al proprio medico curante”.

6- Quando si avverte un dolore improvviso al seno

In questi casi bisogna capire se si tratta di una cosa ciclica oppure no. Nel primo caso, infatti, si può pensare ad un’azione degli estrogeni legata al ciclo che causa ritenzione o edemi localizzati. Nel secondo, invece, è bene stabilire se si avverte dolore ad uno o ad entrambi i seni. Se non è accompagnato da un indurimento, di solito non è preoccupante. Se invece si tratta di un dolore anomalo, in ogni caso, è bene prenotare una visita dallo specialista.

7- Quando cambiano i capezzoli

Meglio prestare attenzione all’inversione dei capezzoli, quando per intenderci vanno all’interno: se la cosa riguarda in contemporanea il capezzolo destro e quello sinistro, non bisogna spaventarsi. Se, al contrario, riguarda solo uno dei due meglio sentire il medico. Così come se si percepisce un avvallamento nella zona intorno all’areola.

8- Quando ci sono perdite di liquidi dal capezzolo

Un fenomeno che deve risvegliare l’attenzione di una donna se non è incinta. Tutto sta a capire se il sintomo rappresenta un evento singolo, per cui non occorre allarmarsi, o se invece è continuo. In quest’ultimo caso è opportuno segnalarlo ad uno specialista.

Seno, quando preoccuparsi

Se noti dei cambiamenti, se qualcosa ti preoccupa o se vuoi semplicemente fare prevenzione, rivolgiti sempre a uno specialista senologo che potrà indicarti gli esami diagnostici più appropriati.

Fonte: Dott.ssa Veronica Girardi, Responsabile Servizio Senologia Diagnostica – Istituto Clinico S. Anna

AVVISO ALL’UTENTE
I contenuti di questo articolo sono pubblicati esclusivamente a scopo informativo, pertanto non possono sostituire in alcun modo il rapporto diretto Medico-Paziente e la valutazione dello Specialista.

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